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lunedì 16 marzo 2015

Abel Hermant - Phili ou par-delà le bien et le mal - Conte moral orné d'aquarelles de Brunelleschi

































E’ considerato il più bell’illustrato di Umberto Brunelleschi, ed alcune delle sue illustrazioni sono un simbolo dell’art deco italiana. Phili ou par-delà le bien et le mal, di Abel Hermant, andò in stampa nel Febbraio 1921 con 275 esemplari (questo è il n.30).


“La vicenda di Phili é ambientata nei grandi alberghi d’Europa, al ritmo del tango e del fox-trot, e coinvolge principi in esilio, torbide seduttrici e nuovi ricchi in cerca di lustro. Brunelleschi appare sensibile nelle sue tavole alle tendenze manifestatesi nel dopoguerra, sacrificando anch’egli al mito dell’automobile o al gusto per gli arredi geometrizzanti; ma non rinnega la fluida continuità del suo linearismo, limitandosi a renderlo più essenziale: con risultati assai felici, ad esempio, nella scena del viaggio in macchina, dove tutto concorre, assieme ai lavori accesi, a dare in senso e quasi l’ebbrezza della rapida corsa. L’ultimo atto della storia si recita a Venezia; una Venezia che rispetta il suo ruolo di morbosa ammaliatrice, confondendo finzione e realtà nel fascino ambiguo di un ballo persiano; non mancano dunque le acconciature di sapore orientale, talvolta elegantissime nella sofisticata stilizzazione Deco.” (Giuliano Ercoli, Art Deco - il Pochoir, Giunti)

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